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Apicoltura e salute, un dialogo necessario per rafforzare il settore

Apicoltura e salute, un dialogo necessario per rafforzare il settore

Il workshop al Ministero della Salute ha rappresentato un momento di confronto decisivo per rafforzare il legame tra politiche agricole e sanitarie, con l’obiettivo di difendere le produzioni italiane e garantire tracciabilità e qualità.

 

venerdì 26 settembre 2025

Martedì 23 settembre scorso, presso il Ministero della Salute, si è svolto il workshop “Sanità e apicoltura, sfide e opportunità”, un momento di confronto che ha riunito i principali attori dell’apicoltura italiana. Per la prima volta, i ministeri dell’Agricoltura e della Salute hanno lavorato in sinergia, insieme ai servizi veterinari e alle rappresentanze delle cooperative, per discutere le sfide che interessano un comparto centrale non solo per l’economia, ma anche per la tutela della biodiversità e del benessere collettivo.

La presenza congiunta dei due ministri ha evidenziato l'importanza del dibattito incentrato sulla salute dei consumatori, delle api e degli apicoltori. Tra i partecipanti figuravano rappresentanti di Confcooperative Fedagripesca, incluso il presidente nazionale Raffaele Drei, e della cooperativa Piemonte Miele, associata a Confcooperative Fedagripesca Piemonte.

Uno dei temi più discussi è stato l’impatto degli accordi di libero scambio che, attraverso nuove quote di importazione a dazio zero, rischiano di aumentare considerevolmente l’ingresso in Europa di miele a basso costo. Una prospettiva che preoccupa i produttori locali, già oggi chiamati a confrontarsi con importazioni che spesso non rispondono agli stessi standard qualitativi e di sicurezza previsti dalla normativa europea. L’abbassamento dei prezzi e la concorrenza sleale rischiano di compromettere il lavoro delle imprese apistiche, con effetti negativi sull’intera filiera.

Durante l'incontro, il ministro Francesco Lollobrigida ha evidenziato l'importanza strategica dell'apicoltura. Non solo per la qualità dei prodotti, ma anche per il suo ruolo cruciale nel garantire il benessere ambientale e la salvaguardia della biodiversità. Ha inoltre ribadito che iniziative come questo workshop sono essenziali per valorizzare i risultati ottenuti e per definire future azioni concrete a tutela delle api e delle produzioni nazionali.

È largamente emersa l'esigenza di un approccio sistemico che assicuri la tracciabilità e la tutela del prodotto in ogni fase della filiera, dall’allevamento delle api fino alla distribuzione. Norme più chiare, controlli rigorosi e maggiore trasparenza sono considerati strumenti imprescindibili per proteggere i produttori e, al tempo stesso, offrire ai consumatori la garanzia di un miele autentico e di qualità.

«Il confronto con le istituzioni è fondamentale per affrontare insieme le criticità del settore – ha dichiarato Davide Colombo, presidente di Piemonte Miele –. Oggi più che mai, di fronte alla concorrenza di mieli provenienti da contesti molto diversi dai nostri, serve una risposta collettiva che unisca professionisti, cooperative e mondo politico. La cooperazione è un modello capace di dare forza agli apicoltori, ma da sola non basta: abbiamo bisogno di regole certe, di un sistema di controlli uniforme e di una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori. Solo così potremo garantire un futuro al miele italiano e difendere il lavoro di chi ogni giorno tutela le api e l’ambiente».

Anche per il presidente di Confcooperative Piemonte Sud, Mario Sacco, il workshop rappresenta un passaggio di rilievo: «La nostra organizzazione è in prima linea per sostenere le cooperative agricole e agroalimentari, tra cui quelle del comparto apistico. In un momento in cui le sfide legate al mercato e alla qualità si fanno sempre più complesse, è indispensabile che le istituzioni riconoscano il ruolo strategico della cooperazione e si impegnino per creare strumenti concreti di difesa delle produzioni locali. L’apicoltura è presidio di ambiente, salute e comunità, e va difesa con determinazione».

Sulla stessa linea, il commento del vicepresidente con delega all’agricoltura Fabrizio Risso: «La tutela del miele italiano non è soltanto una questione economica, ma una scelta di valore che riguarda il nostro territorio e i nostri consumatori. Le cooperative apistiche dimostrano ogni giorno che qualità e sostenibilità possono andare di pari passo, ma hanno bisogno di regole certe e di un sostegno istituzionale chiaro. Non dimentichiamo che se viene a mancare l’attenzione in questo settore, a catena tutti gli altri comparti agricoli rischiano di subire conseguenze pesanti».

Il workshop ha così ribadito la necessità di una maggiore integrazione tra politiche agricole e sanitarie, in un percorso che vede la cooperazione parte attiva nella difesa delle produzioni e nella valorizzazione delle eccellenze del territorio