«Centotrent’anni di vita sono un significativo traguardo per una società cooperativa mutualistica sviluppata, fortemente radicata sul proprio territorio di origine. Chi riscopre i valori cooperativi si riconosce in una visione di società inclusiva, in cui sentirsi a casa, sentirsi parte di una stessa comunità». Queste le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che sono state lette durante la festa dei 130 anni di storia di Banca d’Alba, storica Banca di Credito Cooperativo legata a Confcooperative Piemonte.
Nata nel 1895 come Cassa di prestiti dell’Unione Agricola di Diano, ha saputo attraversare epoche diverse restando fedele al proprio spirito originario: sostenere le persone, le imprese e le comunità locali attraverso il credito mutualistico. A firmare l’atto costitutivo fu un gruppo di famiglie legate al territorio delle Langhe, in un contesto prevalentemente agricolo. Quelle stesse famiglie – come documentano gli archivi – sono ancora oggi presenti tra i soci e gli amministratori della banca, a conferma di un legame intergenerazionale che è parte integrante della sua identità.
“A guidare questo percorso è stato sempre un approccio basato su tre pilastri: mutualismo, comunità e territorio” afferma Tino Cornaglia, Presidente di Banca d’Alba. “La centralità del socio, l’ascolto delle esigenze locali e una governance fondata sulla partecipazione attiva sono le leve che hanno permesso all’istituto di affrontare con solidità anche i momenti più complessi. Nel sistema cooperativo, la forza non sta soltanto nei numeri, ma nella capacità di rimanere ancorati a un’etica dell’impresa che mette al centro la persona e lo sviluppo dei territori”.
Nel corso degli anni, Banca d’Alba ha ampliato la propria presenza ben oltre i confini provinciali, arrivando a operare con 70 filiali tra Piemonte, Liguria e Lombardia, e diventando la prima BCC d’Italia per numero di soci, con oltre 74.000 aderenti.
Una crescita significativa che non ha mai sacrificato la prossimità, come ricorda il direttore generale Enzo Cazzullo: “abbiamo offerto un modello di servizio in aree che non potevano contare su presidi del credito cooperativo, e abbiamo sempre interpretato l’aderenza ai nostri valori come il fondamento del nostro percorso. Nel 2025 Banca d’Alba ha compiuto 130 anni ed è costituita da 130 famiglie: una coincidenza particolare, che mostra come negli anni lo sviluppo economico del nostro istituto bancario sia andato di pari passo con la crescita nella nostra comunità”.
Supporto, prossimità e comunità: queste le parole centrali che sono segnate sul percorso che Banca d’Alba, in oltre un secolo di storia, ha compiuto. Una storia che ha attraversato periodi difficili, in cui il credito cooperativo ha però rivelato tutta la propria forza e il proprio valore, che ancora oggi rimangono una conferma per un modello bancario alternativo e vincente.